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Famiglia botanica |
Specie |
Autore |
Altezza |
Foglie |
OLEACEAE |
Olea europea |
Linneo |
Fino a 20 metri |
Sempreverdi, lanceolate |
Foglie: ellittiche, lanceolate persistenti, opposte, coriacee, di colore verde glauco, glabre superiormente. Più chiare e coperte di un tomento argenteo inferiormente: adattamenti contro caldo, aridità e forte luminosità tipico degli ambienti mediterranei.
Frutti: drupa oleosa verde prima e poi nera a maturità. L'olivo deriva dalla selezione effettuata anticamente in Siria sull'oleastro (Olea europea ssp. Oleaster) che ne costituiva la forma selvatica. Veniva conservato in salamoia e fin dalla antichità era importante coltura oleifera mediterranea.
Portamento: ha tronco irregolare, contorto e cariato in esemplari vecchi, è pianta longeva e imponente negli esemplari secolari, ha rami assurgenti e rametti angolosi, a volte spinosi nelle forme selvatiche.
Corteccia: grigia, spesso coperta di licheni.
Legno: durissimo, pesante, adatto alla perfetta levigatura, viene impiegato in ebanisteria, tornio, intarsio e per pavimentazioni di pregio.
Origine: Asia minore.
Habitat: diffuso lungo le coste del Mediterraneo lo si trova anche nella zona dei laghi, su pendici e in posizioni riparate, teme il gelo. E' molto bello e decorativo nei giardini.
Fiori: bianchi e poco appariscenti, sono disposti in pannocchie all'ascella delle foglie; sbocciano da aprile a giugno.
Note: l'olio che viene estratto ha uso alimentare e medicinale. L'olivo venne introdotto in Italia nel primo millennio A.C dalla Grecia, presso cui era pianta sacra alla dea Minerva. I Romani lo diffusero in tutti i paesi affacciati sul Mediterraneo. Nella religione cristiana, il ramo d'ulivo è simbolo di pace e fratellanza.