Guido Ravasi - Associazione Cardina

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Guido Ravasi

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Guido Ravasi nacque a Milano il 27 aprile 1877.

Il padre aveva una ditta che produceva e commerciava sete e filati che lasciò in eredità a un Guido ancora giovane.

Dopo anni di esperienze lavorative anche all'estero, nel 1912 si trasferì a Como dapprima in via Giulini, poi a metà anni venti in Piazza Vittoria. Lo stabilimento fu impiantato a Oltrona San Mamete oltre a una unità produttiva a Binago.

Gli anni Venti e Trenta portarono Ravasi sulla ribalta nazionale e internazionale grazie alla sua presenza in tutte le vetrine più importanti tra le quali l'esposizione internazionale di Parigi del 1925 e l'esposizione Voltiana del 1927.

Fu annoverato tra i protagonisti della storia della produzione tessile d'arte del Novecento ma deve essere ricordato anche per l'impegno che profuse in tutta una serie di altri interessi: suo è il progetto della scalinata della stazione ferroviaria S.Giovanni (1927) mentre al progetto per il Monumento ai Caduti di Ravasi, una torre campanaria cilindrica al centro di un percorso pedonale, fu preferito il progetto d'impronta marinettiana di Sant'Elia (1930).

Assunse varie cariche istituzionali ma soprattutto si dedicò all'arte, alla pittura e alla scultura.
Si dedicò anche a scrivere e raccolse le proprie esperienze lavorative e di vita in "Sotto il faggio rosso di Cardina" edito a Como da Cavalleri nel 1944. Alla biblioteca comunale di Como ne esistono tre copie consultabili in sede.

RAVASI A CARDINA

Nel 1918 acquistò la villa di Cardina dove trasferì la residenza nel 1935 dopo lunghi anni di lavoro per plasmarla secondo il proprio gusto, con l'aiuto dell'architetto Federico Frigerio.

Già prima di completare la ristrutturazione però, "...appena la ampiezza di Cardina mi permise di avere degli ospiti stabili...", Ravasi cominciò a ricevere nella nuova villa, che amava chiamare "Collegio Cardina", una serie di personalità del mondo culturale italiano, tutti suoi amici intimi.

I nomi che si possono iscrivere nella lista delle amicizie di Ravasi lasciano affascinati: musicisti, direttori d'orchesta, scrittori, artisti di teatro, personalità politiche e ecclesiastiche, architetti, pittori e scultori.

Guido Ravasi morì a Como il 13 novembre 1946.

Informazioni reperite su "Guido Ravasi, il signore della seta" FAR Fondazione Antonio Ratti, edito da Nodo Libri, Como 2008, catalogo della mostra omonima.

 
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