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Famiglia botanica |
Specie |
Autore |
Altezza |
Foglie |
FAGACEAE |
Castanea sativa |
Miller |
Fino a 30 metri |
Decidue |
Foglie: alterne, seghettate e con nervature parallele, lunghe fino a 20 cm e larghe 7 cm, generalmente rotonde alla base, affusolate all' apice, dentate, verde scuro, lucide e lisce nella pagina superiore, più pallide e lisce con l'età nella pagina inferiore.
Fiori: maschili e femminili piccoli e color giallo crema in amenti lunghi fino a 25 cm.
I fiori maschili sono allo apice, quelli femminili alla base dello amento e di colore più verde.
Portamento: gli alberi di castagno sono alti a chioma ampia, con molti rami nudi ma che si espandono Raggiunge un'altezza di 30 metri. Cresce bene su terreni acidi di montagna e collina, teme il calcare e l'umidità. Il suo optimum climatico è compreso tra i 400 e gli 800 metri di quota. Il castagno è originario dell'Asia minore, venne introdotto e diffuso in Italia e in Europa dai Romani ed è coltivato da tempo immemorabile come pianta agraria e forestale. Oggi i boschi di castagno sono minacciati da malattie fungine come il Cancro della corteccia e il Mal d'inchiostro.
Frutti: a riccio, spinosi, larghi fino a 6 cm, che racchiudono fino a 3 noci commestibili, rosso marroni lucide. Le castagne sono acheni con buccia bruno scura. All'interno contengono due cotiledoni bianchi. Maturano in Ottobre. Sono ricche di amido, e di zuccheri e hanno costituito lo alimento base delle popolazioni montane in inverno, utilizzate fresche, secche, ridotte in farina.
Corteccia: si divide in lunghe nervature a spirale, il tronco non di rado è di straordinaria grossezza.
Legno: è molto simile a quello della quercia, sebbene non abbia la marezzatura argentea tipica di questo albero, è buon combustibile. Resistentissimo alla umidità e utilizzato per doghe di botti, barche; dalla corteccia si estrae il tannino usato per la concia delle pelli.