Le Origini - Associazione Cardina

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Le Origini

Intorno a Cardina > La Circoscrizione 8

L’origine dei quartieri di Monte Olimpino, Tavernola, Ponte Chiasso e Sagnino affonda le sue radici nella ripartizione urbanistica dei rapporti fra città, borghi e Corpi Santi, determinatasi a partire dal secolo IV° dopo Cristo, alla fine dell’Impero Romano. La spinta fu costituita dalla formazione di nuove comunità religiose, che ebbero la funzione di poli attorno ai quali andarono organizzandosi gli insediamenti suburbani.

La circoscrizione dei Corpi Santi era inizialmente costituita da terreni "pubblici": pascoli e boschi ai quali potevano ricorrere tutti i cittadini (soprattutto i più poveri) per raccogliere legname o nutrire i loro animali. Con l’occupazione gotica e longobarda, tali beni vennero in parte espropriati e destinati al fisco regio. In seguito, con la conversione dei longobardi e sotto il dominio franco, i terreni furono oggetto di donazione alla chiesa ed ai monasteri: è in questo momento che in questi territori sorgono oratori, piccoli luoghi di culto e di ricovero.

La giurisdizione dell’area a nord-ovest della città è inizialmente attribuita alla chiesa di S.Salvatore in Borgo Vico, probabilmente fondata nel VII° secolo dalla missione di clero inviato da Roma (come baluardo contro scismi ed eresie serpeggianti) e costituito da elementi provenienti, quali profughi, dall’oriente. Traccia di questa origine si ritrova nel culto di S.Zenone e forse nella fondazione della omonima chiesa, sulla collina di Monte Olimpino. L'intervento di clero orientale (scappato dall'invasione musulmana), inviato a Como da Roma, era dovuto al fatto che Como aveva aderito allo scisma dei Tre Capitoli, aderendo all'autonominato patriarcato scismatico di Aquileia. Inoltre essendosi stanziati anche a Como i longobardi, che erano ariani, si cercò con successo di convertirli.

Il territorio a nord-ovest dei Corpi Santi, coincidente con la vicinanza di Monte Olimpino e le località di Bignanico, Polano, Folcino, Interlegno, Carnasino, Quarcino, Sagnino e Mognano apparteneva intorno al XV° secolo alla parrocchia di S.Salvatore. Come ricorda il vescovo Feliciano Ninguarda, alla fine del 1500, questo territorio era interessato ad un monastero di Agostiniane (presso la chiesa di S.Pietro ad Vincula, a Bignanico), ad un monastero di Benedettine (presso la chiesa di S.Michele in Soldo) ed un oratorio presso la chiesa di S.Bartolomeo Apostolo in Folcino. E’ intorno a questi luoghi di culto che si organizzano piccole comunità rurali.

Nel 1500 tutta la zona assume particolare rilievo, quando il confine con la Confederazione Elvetica si stabilisce a Chiasso, lungo il torrente Breggia, e diventano importanti i traffici commerciali lungo la via attualmente denominata Bellinzona, oltre che lungo il precedente tracciato a lago della Strada Regina.

E’ questo il periodo in cui il territorio è interessato ad un importante sviluppo demografico. Infatti mentre l’estimo del 1439 registra 79 estimati (cioè proprietà fondiarie, con abitazioni) nella parrocchia di S.Salvatore, essi diventano già 111 nel 1545: probabilmente più della metà si trovavano sull’attuale territorio della 8a Circoscrizione.

Nel 1553 il numero di fuochi (ovvero di famiglie) registrati dai registri catastali è il seguente (Monte Olimpino viene considerata a sé): Interlegno e Carnasino, 19; Quarcino, 17; Cardina, Cardano, Canova e Paluda, 23; Folcino, Polano e Mognano, 33; per un totale di 82, cui corrispondeva una popolazione totale di circa 250 persone.

Ma già alla fine del 1500 (secondo la testimonianza del vescovo Ninguarda) le "anime" sono oltre 600.

La chiesa di S.Zenone viene eretta come Vicariato nel 1654 (con Monte Olimpino, Sagnino, Quarcino, Interlegno o Tarlegno, Cardina, Cardano) e alle dirette dipendenze di San Salvatore restarono Bignanico e Polano. Successivamente (1756) S.Zenone diventa parrocchia autonoma inglobando le vicinanze di Bignanico e Polano e contemporaneamente tutta la zona (dopo le pestilenze del 1600-1770) registra un nuovo sviluppo, con l’insediamento di attività commerciali, taverne, laboratori di produzione.

A partire dagli inizi dell’800, i quattro quartieri cominciano a delinearsi come entità urbanistiche e sociali più autonome, anche rispetto alla città, come testimoniato dalla erezione a Comune (dal 1816 al 1884) di tutto il territorio. Le vicende urbanistiche e sociali conseguenti sono riassunte nelle pagine relative alla storia di Monte Olimpino, Sagnino, Tavernola e Ponte Chiasso.

 
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